Oltre che a Milano, pare che la ndrangheta,possa incidere anche in Calabria!



Pubblico un pezzo, apparso su alcune testate giornalistiche, che circola sul web, da cui traggo spunti di riflessione ;
"Stasera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) Pinuccio è in Calabria, dove al Senato è stato eletto Matteo Salvini. Subito dopo le elezioni di marzo, ci sono state delle contestazioni: pare che dei voti di Forza Italia, siano andati a Fratelli d’Italia o alla Lega, come racconta Silvia Caligiuri, candidata non eletta al Senato per Forza Italia. Ma che ha fatto ricorso perché, secondo lei, ci sarebbero errori nelle trascrizioni delle liste.
Pinuccio inoltre mostra un secondo errore: «Per il Senato, a Caulonia (Rc), la Lega ha preso 21 voti, Fratelli d’Italia 15, Forza Italia 107 e Noi con l’Italia 2. Il totale della coalizione è di 145 voti, che nella trascrizione in Corte d’Appello sono stati attribuiti tutti alla Lega».
E agli altri nessuno. Pinuccio sottolinea che «abbiamo potuto verificare qualche decina di registri ma, siccome la corte d’appello di Catanzaro trascrive i registri di tutta la Calabria, può essere che gli errori ci siano stati anche in altre zone. E il Governo sa tutto e non si muove». E ancora: «Facendo un conteggio su ciò che abbiamo potuto vedere, il seggio alla Lega non scatta, e quindi Salvini non sarebbe stato eletto in Calabria»"
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Se tutto questo è vero, temo che di democrazia rappresentativa, ne sia rimasta davvero,poca o addirittura nulla!
Spero si faccia chiarezza, agendo con opportuna tempestività, anche perchè trattasi del Ministro dell'interno, non possiamo neanche fugacemente farci "sfiorare" dall'idea che i mammasantissima ,o la ndrangheta, abbiano le redini del ministero che si occupa della sicurezza del Paese.
Capisco che in Italia, ad un partito politico, che ha presentato regolarmente il simbolo "regolarmente" ammesso per concorrere alle elezioni politiche, poi non sia "concesso" di presentare le liste e quindi non apparire sulla scheda elettorale . 
 Una anomalia direte voi, ma in Italia, Paese occidentale e "civile" accade, quindi onde prevenire altri e ulteriori soprusi, a tutela della democrazia e quindi di "tutti" i cittadini , è da scongiurarsi che non si faccia immediatamente chiarezza, sui fatti all'uopo denunciati da inchieste giornalistico-televisive.
Una volta era d'uso, dire che il giornalismo, e per cui i giornalisti, avevano l'onere di agire come fossero i cani da guardia della democrazia, e non tenere atteggiamenti da "gattoni" dediti a fare le fusa al potente di turno .  
Speriamo che anche le Istituzioni preposte, agiscano nell'interesse et salvaguardia della democrazia e quindi indaghino fino in fondo, al fine di fare chiarezza ,celermente su questa "annosissima" vicenda!
Il vs Antonio Piarulli
Cordialità.



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