SOLO QUESTIONE DI LESSICO?
Conferenza stampa , governo Conte,"risoluzione della querelle sul decreto fiscale" il presidente del Consiglio, affiancato dai suoi due, fidi vice presidenti, nonchè Ministri,della Repubblica Italiana, ricorrendo a toni quasi confidenziali, assume che al tavolo ci siano uomini per bene, che non mentono, uno dei suoi vice intervenendo rimarca il concetto, "a questo tavolo" siedono persone che non mentono, in quanto Uomini d'onore!
Ora dopo queste "affermazioni" si apre un contenzioso, in quanto Mafia, Ndrangheta e Camorra, assumono che il diritto di usare la frase incriminata spetti solo ed esclusivamente a loro!
Queste citate "organizzazioni" di stampo sociale, adiranno le vie legali, onde tutelare i propri diritti, salvo che i membri del Governo, non dimostrino di poter far uso del termine, in quanto affiliati e quindi riconosciuti quali membri di una delle organizzazioni, "possibili" ricorrenti!
Esse assumono, che seppur vero che anche in Lombardia , Piemonte, Veneto , Liguria ,Emilia Romagna ed altre aree del nord, siano presenti a mezzo di propri referenti territoriali, ciò non è sufficiente ad estendere l'uso del termine"UOMINI D'ONORE" a chiunque, senza una preventiva autorizzazione, con relativo riconoscimento e previa formale investitura, quindi anche i lombardi, ancorchè figure di "spicco" debbano attenersi alle regole " interne" dettate dalle organizzazioni, ormai "riconosciute" quali detentrici della primogenitura e del conseguente marchio d'origine!
Dunque, sarebbe preferibile, che onde evitare aprire "contenziosi" gli uomini di Governo, si astengano dall'uso di un lessico, "equivoco" e comunque dannoso per l'immagine del Paese, potrebbero "magari" a loro insaputa, arrecare grave nocumento ai cittadini che sono chiamati a rappresentare!
Cordialità. Il vs Antonio Piarulli
Ora dopo queste "affermazioni" si apre un contenzioso, in quanto Mafia, Ndrangheta e Camorra, assumono che il diritto di usare la frase incriminata spetti solo ed esclusivamente a loro!
Queste citate "organizzazioni" di stampo sociale, adiranno le vie legali, onde tutelare i propri diritti, salvo che i membri del Governo, non dimostrino di poter far uso del termine, in quanto affiliati e quindi riconosciuti quali membri di una delle organizzazioni, "possibili" ricorrenti!
Esse assumono, che seppur vero che anche in Lombardia , Piemonte, Veneto , Liguria ,Emilia Romagna ed altre aree del nord, siano presenti a mezzo di propri referenti territoriali, ciò non è sufficiente ad estendere l'uso del termine"UOMINI D'ONORE" a chiunque, senza una preventiva autorizzazione, con relativo riconoscimento e previa formale investitura, quindi anche i lombardi, ancorchè figure di "spicco" debbano attenersi alle regole " interne" dettate dalle organizzazioni, ormai "riconosciute" quali detentrici della primogenitura e del conseguente marchio d'origine!
Dunque, sarebbe preferibile, che onde evitare aprire "contenziosi" gli uomini di Governo, si astengano dall'uso di un lessico, "equivoco" e comunque dannoso per l'immagine del Paese, potrebbero "magari" a loro insaputa, arrecare grave nocumento ai cittadini che sono chiamati a rappresentare!
Cordialità. Il vs Antonio Piarulli
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