Donne, le donne che insieme , fecero la Repubblica!


Donne, le donne che insieme fecero la prima repubblica!
Donne, chi sono costoro? Madri, mogli, sorelle ,amanti, da sempre governano i
processi evolutivi del ns Paese. Nei primi anni 60, in Italia diedero vita ad una
rivoluzione sociale, tanto bella quanto inattesa, i loro uomini lavoravano in ufficio,
in fabbrica nelle campagne, tutto filava liscio, fintanto che non tornavano a casa.
Fu’ questa la molla della rivoluzione sociale, difatti Esse quasi all’unisono suggerirono
ai propri uomini di uscire, di vivere la piazza, addirittura suggerirono loro di aprire
dei “circoli” poi divennero, Sedi di partiti politici.
Cosi nacquero le “sezioni” le donne , pur di non vedersi la casa invasa dai propri
uomini, in ciabatte, che disturbavano puntualmente , si disturbavano, invadenti
la piacevole armonia del “focolare”.
Dunque le donne italiane ebbero a dare un grande contributo allo sviluppo delle
relazioni Politiche, certo, magari nella prima fase quasi in maniera “inconsapevole”,
ma furono determinanti per lo sviluppo e la contemporanea affermazione dei partiti,
e quindi della democrazia pluralista che in quegli anni si consolidava nel ns Paese.
In ogni Comune, anche il più piccolo o remoto, accadeva che nelle sedi dei “partiti”
nelle sezioni,ci si incontrasse con assiduità, direi quotidiana, si argomentava delle
questioni che ogni territorio avvertiva, ci si “accapigliava” ma poi si usciva formulando
ipotesi che poi divenivano “istanze” da far pervenire e quindi acquisire agli atti dalle
sezioni provinciali o regionali, insomma divenivano motivo di azione Politica da parte
dei partiti, che agivano addirittura a Roma, in Parlamento!
Questo fare, queste modalità, arricchirono il Paese, garantendo una democrazia rappresentativa, che davvero veniva dal basso, e badate bene non in senso dispregiativo!
E l’Italia cresceva, cresceva il PIL, cresceva l’occupazione, cresceva il benessere,
cresceva la partecipazione attiva dei cittadini, alla determinazione delle decisioni
Politiche, cresceva il senso di essere parti in causa di un processo democratico
coinvolgente e quindi altamente “rappresentativo”, non dispotico ne oligarchico!
Ebbene si, anche questo han fatto le donne italiane, le va riconosciuto.
A loro va il mio personale ringraziamento,ed oggi ancor più di allora v’è bisogno
di loro,delle donne, madri, mogli,sorelle, amanti, sopratutto si avverte la necessità
della loro propria sensibiltà, per ridare fiato, prestigio e sopratutto autorevolezza alla
Politica!
Grazie, Antonio Piarulli.

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